zanzibar #03_ombeliko
2 Luglio 2009
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sul bellissimo numero dell’europeo in edicola, tutto dedicato al cinema autoriale italiano, nell’editoriale viene riportato uno stralcio di un’intervista che lietta tornabuoni (grandissima) fece 46 anni fa (!) a roberto rosselini (immenso, IL cinema italiano).
la tornabuoni domanda a rossellini se sia giusta la strada dei film didattici, con nozioni utili.
rossellini così risponde:
“Sicurissimo. È l’unica strada per salvarsi dalla morte, per riscattarsi dall’inutilità. Ci aspetta una rivoluzione totale, non solo del cinema, ma di ogni forma d’arte. I prossimi vent’anni saranno tutti giocati sull’educazione, sull’istruzione, sull’imparare e l’insegnare. Il problema è semplice. Oggi, bene o male, una nuova struttura tecnico-scentifica ce la siamo data. Abbiamo conquistato il progresso: l’unico elemento antiquato e inadeguato è l’uomo. Se l’uomo non acquista una visione storica delle cose, se non riesce a giudicare e vedere se stesso nella storia dell’umanità, se non impara ad inserirsi nella corrente del progresso, è perduto. Non capisce più niente, viene travolto. Diventa davvero un pazzo, un alienato sballottato senza coscienza di sé, un succubo non pensante degli oggetti. Ora, l’unico modo per adeguare al progresso tecnico il progresso intellettuale e umano è sapere, conoscere, imparare. E il metodo di istruzione più rapido, immediato e accessibile è oggi l’immagine.”
sono passati 46 anni. vale ancora oggi.