ritorno
21 Aprile 2003
sono tornato questa mattina dal sud africa, passare dal sole di cape town alla malpensa piovosetta delle 6:30 del mattino[...]
periodo di lavoro pazzesco, lavoro sempre, 28 ore al giorno, 12 giorni alla settimana.
per non andare tanto lontano, adesso, che sono le 10 di domenica mattina, sono in studio a lavurà (va detto con accento milanese…)
e quindi periodo pazzesco di avvenimenti, di incontri. sarebbe interessante raccontare minuto per minuto, due o tre giorni di questi: purtroppo un po’ non voglio, un po’ non posso, un po’ non debbo…
una cosa veloce vorrei però dire, per non perdere la mia vis polemica:
sabato scorso, tanto per cambiare passando da un lavoro all’altro, a mezzanotte mi sono imbattutto in quella banda di selvaggi che festeggiavano lo scudetto di una squadra milanese (non il milan,,,).
ma si può?!?!
ma è possibile?!?!
come può un adulto dotato di materia grigia vestirsi in nero e azzurro, vestire il figlio incosciente in nero azzurro e andare in giro con la macchina a strombazzare?!?! per una squadra di calcio?!?!
veramente non capisco.
con la premessa qui sopra, si sarà capito che io sono un insolito italiano: non mi importa nulla di calcio. e ne’ di calciatori.
al di là di tutto il fumo mediatico, penso però che siano sportivi e soprattutto uomini come tutti gli altri. alcuni intelligenti, altri meno, come tutti noi.
e ho avuto il piacere di conoscerne uno veramente intelligente e piacevole, durante un recente lavoro: alessandro “billy” costacurta.
penso sarebbe stato stupefacente sentirci chiaccherare non di moduli o quelle cose lì, ma di arte contemporanea e fotografia: sentirlo dire che quando era a new york per non mi ricordo quale incontro, mentre gli altri andavano probabilmente a figa, lui andava per gallerie a comprare fotografie di mapplethorpe è stato stupefacente…
bravo billy!
però però però…l’italiano medio è sempre dentro di noi, e quando in una landa desertica egiziana ho visto un campetto di calcio, la tentazione di tirare un rigore ad un grande campione l’ho avuta: qui sopra, nelle foto di giorgio serinelli, il risultato…
😉