keith haring
7 Gennaio 2007
ho finalmente viaggiato molto durante queste vacanze: ho letto molto, di tutto e di più. leggere è il viaggio migliore.
tra le cose che ho letto, mi sono segnato queste righe tratte dai diari di keith haring:
“sto cercando con tutte le mie forze di tirare fuori un qualche senso a questa follia. la mia vita, il mio amore mal indirizzato, i miei amici, la sofferenza, il dolore e i piccoli scoppi di assennatezza. devo migliorare, penso, ma sembra solo andare peggio. quanto può continuare? e chi sono io per fare domande? non è neppure più questione di comprensione, ma di accettazione. accetto il mio fato, accetto la mia vita. accetto i miei difetti, accetto la lotta. accetto la mia incapacità di capire. accetto quello che non diventerò mai e quello che non avrò mai. accetto la morte e accetto la vita, non ho profonde consapevolezze: è una cieca accettazione di qualche genere di fato.
tutto questo mi sta inebetendo, il che è, in un certo senso, anche più spaventoso.
non c’è più nulla che mi sorprenda o che mi dia uno shock.
sto diventando molto duro all’esterno ma anche più tenero all’interno.
devo superarlo.
tutto questo e la mia stessa vita.”
keith haring
diari
piccola biblioteca oscar mondadori
keith haring è morto di aids il 16 febbraio 1990