MAX CASTING


19 Gennaio 2010

ho firmato il contratto con il giornale MAX per un’altro anno della mia rubrica MAX CASTING.

per festeggiare la cosa ho dedicato il BEST del mio sito all’anno appena trascorso fotografando più di quaranta ragazze per questa rubrica.

apparentemente si tratta semplicemente di fotografie di fanciulle, scusate la estrema semplificazione, con le tette di fuori: in realtà non è così. come sempre e come non mi stancherò di ripetere, bisogna avere un progetto ben preciso quando si fa una cosa, e bisogna averlo ancora di più quando, come nel caso in questione, la cosa dura per più di un anno.

cercherò di spiegare il “progetto” dietro al MAX CASTING:

quando mi è stato dato questo incarico solo una cosa avevo in mente, ciò che NON volevo fare: non volevo fare semplicemente delle fotografie glamour, come se ne vedono a migliaia dappertutto. non volevo fare cioè delle immagini finte, con signorine che mostravano semplicemente e fintamente il loro bel culetto e le loro belle tettine.

mi sono allora dato delle regole e dei paletti molto precisi, che vado ad elencare schematicamente:

-le modelle non dovevano avere nulla di finto: niente seni rifatti, niente capelli finti, niente unghie finte, niente lenti a contatto…tutto vero. già questo ci avrebbe allontanato moltissimo dalla maggior parte delle immagini glamour che si vedono in giro

-tramite le immagini volevo raccontare chi erano le modelle, facendo loro soprattutto un ritratto. prima dello shooting quindi ho sempre impiegato del tempo per parlare con le ragazze e per decidere CON LORO, come fare le fotografie. anzi, stimolavo sempre le ragazze affinchè decidessero loro come fare il servizio! insomma ho sempre voluto fare in maniera che non subissero il servizio fotografico, come quasi sempre succede, ma che ne diventassero le ideatrici: non sarebbe stato il MIO servizio, ma il LORO.

-in questa prospettiva i vestiti che avrebbero indossato (pochi o tanti che fossero…) ho voluto che fossero i loro vestiti. capite bene che una rivista amerebbe che le modelle indossino i capi dei vari inserzionisti, ma mi sembrava che la camicetta nuova nuova di prada sarebeb stata sicuramente bella ma anche molto finta.

-ho sempre avuto sul set un “trucco&parrucco”, ma come truccare e pettinare la modella ho sempre voluto che fosse deciso dalla modella stessa: volevo che in primis si piacesse lei stessa.

-la tecnica ho voluto che fosse la più semplice possibile. in questo anno non ho MAI usato una qualsiasi attrezzatura professionale: mai flash da studio, mai bank, mai fondali… volevo scattare nella maniera in cui qualsiasi fotoamatore potrebbe fotografare la propria fidanzata.

-le pose ho sempre voluto che non fossero pose. non volevo la modella che facesse la figa (scusate) davanti alla macchina fotografica. volevo una ragazza normale, con normali atteggiamenti.

-ho sempre fatto vedere alle modelle le fotografie prima di mandarle al giornale, per avere la loro approvazione: se una o più immagini non piacevano le ho cestinate senza dire una parola.

-ho usato photoshop sempre in una maniera estremamente leggera, solo per dare toni e contrasti alle immagini, mai per stravolgere la fisicità delle ragazze, mai per fare gambe lunghe chilometri, mai per dare curve inesistenti.

-insomma, come dicevo sempre alle mie modelle, volevo che avvenisse un ribaltamento copernicano (addirittura!) dei normali ruoli: il vero boss era la modella, io solo quello che faceva click sulla macchina fotografica. ogni servizio volevo che fosse diverso dall’altro, perchè in ogni servizio diversa era la cosa fondamentale: la modella. ovviamente alcuni servizi si assomigliano, ma, in fondo, nessuno è uguale ad un’altro. come dico sempre alle modelle io voglio annularmi, voglio scomparire. sono orgoglioso del fatto che sembrino, alla fine, quaranta servizi fatti da quaranta fotografi diversi: come si disse una volta “looks like is another photographer, but is just another model!”

questo è quanto. provate adesso a guardare le immagini di fanciulle sexy che vedete in giro attraverso i filtri e i paletti che ho costruito per il MAX CASTING: vedrete delle immagini che, magari sono anche più belle delle mie, ma che mai potrebbero diventare un MAX CASTING.

permettetemi la presunzione e la mia voglia di essere didattico, ma ancora una volta vi invito ad avere un progetto ben preciso prima di mettervi a fare un servizio fotografico: ognuno dei servizi del MAX CASTING può darsi che sia bello o brutto, ma sicuramente rientra in maniera precisa nel progetto, ben preciso, che ho avuto nella testa fin dall’inizio.

non mi resta che ringraziare le dolci fanciulle che in questo anno si sono gentilmente fatte fotografare: julie, inna, martina, laura, sarah, xenia, daphne, mathilde, vicki, anna, ausra, mandy, francesca, elinska, amanda, simona, lauren, eva, ella, ani, paulita, daniela, yulia, anni, oksana, jill, valentina, bianca, victoria, giselle, caitlin, pille, julia, cassandra, valeria, catherine, beatrice, tanya, gertrud, ida, julia, brooke, ines, kamila, danielle, rithina, anelly, margot, giuly. GRAZIE!

come ho detto all’inizio come minimo andrò avanti con lo stesso progetto per un’altro anno: se qualche modella lo desidera (con le caratteristiche di cui sopra…) può proporsi alla mail model@benedusi.it

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