RIO 02
6 Marzo 2004
che dire...sono qui a rio...un gran caldo ma piove...tipico tempo tropicale del cazzo...questa citta' distrutta dai palazzi...case, case, palazzoni, favelas...possibile[...]
da wikipedia
“L’ombra è l’area scura proiettata su una superficie da un corpo che, interponendosi tra la superficie stessa e una sorgente luminosa, impedisce il passaggio della luce.
L’aspetto dell’ombra può variare di molto a seconda delle condizioni ambientali e osservative: in assenza di atmosfera (come nello spazio) e di altre fonti luminose dirette o indirette, la quantità di luce che raggiunge la superficie in ombra è esattamente zero, per cui l’ombra è completamente nera. Nell’atmosfera terrestre, invece, la superficie in ombra riceve comunque una certa quantità di luce diffusa (variabile a seconda delle condizioni meteorologiche), per cui appare scura ma non completamente nera. Negli ambienti chiusi o con cielo nuvoloso o nebbia, poi, la luce diffusa costituisce la componente luminosa predominante: in questo caso le ombre sono molto sfumate o addirittura non osservabili del tutto.
Nel caso di una sorgente luminosa puntiforme, l’ombra ha contorni netti: ogni punto della superficie o è illuminato dalla sorgente o non lo è. Nel caso invece di una sorgente luminosa estesa (come il sole che, visto dalla terra, ha un diametro angolare di circa mezzo grado), il contorno dell’ombra è sfumato, in quanto vi è una regione intermedia in cui la sorgente luminosa è occultata solo parzialmente, e quindi si ha un passaggio graduale tra luce e ombra.
…
In molte culture l’ombra, l’oscurità e la tenebra vengono spesso associate al male, in contrapposizione alla luce che simboleggia il bene. Così ad esempio gli angeli sono solitamente ritratti vestiti di bianco, mentre i diavoli di nero (oppure di rosso, a simboleggiare il fuoco infernale). “Oscuro” o “tenebroso” vengono spesso usati come sinonimi di “malvagio” o di “misterioso”. “Nascondersi nell’ombra” è un modo di dire che si applica solitamente a chi ha cattive intenzioni.”
pochi minuti (dopo un lavoro), per un’idea che avevo da tempo: fotografare un cosa che non esiste in sè. un qualcosa che è solo la testimonianza di una presenza al di fuori di se stessa.
per fotografare ciò che è la certificazione di una presenza/assenza.
per fotografare il “nulla” che non esisterebbe se non esistesse il “qualcosa”.
per fotografare solo ombre: