la crisi
31 Gennaio 2009
[it] un amico art director mi ha proposto tempo fa un lavoro al quale alla fine ho rinunciato perché l'offerta[...]
stavo incominciando a scrivere qui di tutte le meraviglie balinesi che sto vivendo, quando sono stato interrotto da uno stimolino mattutino e sono dovuto correre in bagno a, diciamolo, cagare.
l’argomento non sara’ entusiasmante e avrei veramente di meglio di cui scrivere, pero’ da un lato qui decido io e quindi ho deciso di parlare un po’ di merda, e dell’altro e’ un argomento che non si affronta mai, da nessuna parte. anche nei films, ad esempio, mai uno che ad un certo punto dica “scusate, vado un attimo a cagare e poi continuiamo a salvare il mondo dalla terza guerra nucleare…”.
l’unica certezza, per chi volesse continuare questa deliziosa lettura e’ che non ne avro’ per molto, non c’e’ poi molto da dire sull’argomento…
innanzitutto, quando faccio questi miei viaggi, la prima cosa che penso alla mia prima cagata e’ che quello che ho mangiato a milano vado a cagare in un paese lontano migliaia di kilometri. non e’ una bella sensazione. noi primo mondo ricco e tronfio, pieno di supermercati pieni di primizie biologiche e pesci freschi e carni piemontesi meravigliose, veniamo qui, in un terzo mondo povero e spesso con poca roba da mangiare, e cosa facciamo? gli portiamo la nostra merda. non va bene. dovrebbero obbligare a una cura lassativa tutti quelli che partono dall’europa. prima grandi cagate alla malpensa e poi check in!
un’altra cosa che mi sorprende sempre nel resto del mondo che non sia l’italia e’ la mancanza di bidet. ma come cazzo faranno?!?! tutti quelli che vedo in giro hanno, scusate, il culo sporco di merda? non gli da fastidio? e non mi raccontino la balla che fanno la doccia tutte le volte dopo aver cagato, non ci credo.
vorrei adesso uscire da qui, fermare un indonesiano, magari bello peloso e chiedergli a bruciapelo “sorry, is your asshole clean?” temo pero’ non sia una buona idea, rimarro sempre nel dubbio…
non ho molto altro da dire sull’argomento, se siete arrivati a leggere fino a qui il tormento sta per finire.
questa e’ un’ ultima cosa che volevo dire.
e’ molto privata, e forse non la sa proprio nessuno, neanche chi mi e’ molto vicino.
no, tranquilli, niente di pazzesco…ma comunque sto per scrivere qui qualcosa che nessuno sa…forse ci ripenso…non lo dico…o lo dico…ma si che cazzo me ne frega…lo dico…
quando mi pulisco uso un lungo pezzo di carta igenica, non so come fanno gli altri, magari qualcuno fa come dei piccoli fazzoletti, any way, io faccio un lungo serpente di carta igenica. lo uso a dovere, ma non fino in fondo, lascio un bel pezzo di carta veregine, bella pulita. poi butto il malloppo che ho appena usato per nettarmi nella tazza, lasciando pero’ la parte vergine fuori, per terra. qui viene il bello, tiro l’acqua e mi piace vedere il serpentone bianco che viene trascinato dentro la tazza come da una forza misteriosa. striscia dentro per poi scomparire nell’acqua.
tutto qui, ecco l’ho detto.
direi che l’argomento sia esaurito, potrei concludere con una poesia:
“chi col dito il cul si netta
presto in bocca se lo metta
che cosi’ avra’ ben pulito
carta culo e pure il dito”