bankok


17 Giugno 2006

altre giornate frenetiche sono passate.
sono appena tornato da scattare a venezia e mi ritrovo a bankok.
non ci capisco piu’ un cazzo.
sali, scendi, carica, scarica, autostrade, aeroporti…
della trasferta veneziana ricordo questo fatterello: ci fermiamo, di ritorno appunto da venezia, a scattare a sirmione. in un hotel super lussuoso da svariate stelle. arriviamo e subito mi chiedono di aiutare un cliente che aveva lasciato le luci accese e quindi era rimasto senza batteria. la mercedes del cliente tedesco era grande e grossa e ci voleva una macchina altrettanto grande e grossa: la mia volvo xc90 fiammante era quello che ci voleva. scusate l’atteggiamento sborone, ma e’ funzionale alla storia…
un casino trovare la batteria, dove cazzo e’ la batteria della volvo xc90? non e’ davanti come tutte le altre macchine, ma dietro, incastrata sotto il bagagliaio e pure imbullonata. prima di scoprirlo ci abbiamo messo un bel po’. con il libretto di istruzioni in mano.
e allora scarica tutta la macchina dei flash, le borse varie. indeciso se mandare a cagare il tedesco con i suoi problemi con la sua cazzo di macchina tedesca (ma era troppa la voglia di far vedere come puo’ essere gentile e carino un italiano, mica spaghetti e mafia…) o continuare a non cagare la cliente russa che mi guardava con sufficenza pensando che cazzo stara’ facendo questo italiano sconclusionato, insomma un casino. e d’altronde il tedesco mica sapeva che io stavo lavorando e che le mie cazzo di foto stavano cambiando il destino dell’umanita’ salvandola dal baratro del cattivo gusto e dell’ignoranza (questo almeno e’ quello che il cliente russo sicuramente pensava di me e del mio alvoro…), insomma, lo ribadisco, un casino.
due ragazzi marocchini portabagagli dell’hotel che si erano presi a cuore la cosa e mi “aiutavano”. smonta le viti, perdi le viti nella ghiaia, “no problema signor”, tira di qui, tira di la’.
il casino aumenta, la russa mi guarda torva, la macchina del tedesco non parte.
cazzo!
alla fine dai e ridai, prova e riprova, la macchina parte.
il tedesco esce dalla sua mercedes, si avvicina alla mia fiammante volvo xc90 3000 benzina da 272 cavalli, mi guarda, stiracchia un “thank you”, e mi tende la mano.
gli stringo la mano.
sento nel palmo della mano uno strano effetto.
carta.
ritiro la mano.
apro il palmo.
20 euro.
mi ha lasciato la mancia.
adesso il problema e’:
-non mi merito la macchina che possiedo
-non sono all’altezza della macchina che possiedo
-sono molto piu’ sfigato della macchina che possiedo
non vedo alternative…
🙁
ma adesso, alla faccia del tedesco, mi sono appena fatto fare un massaggio ai piedi nell’aeroporto di bankok.
meraviglioso. aspetto un altro aereo e riparto.
direzione…

I correlati

berlin #02

20 Giugno 2007

[it]è proprio vero che, come dice shakespeare per voce di amleto che "ci sono più cose in cielo e in[...]

LECTIO MAGISTRALIS (di un anno...

7 Luglio 2014

  come disse qualcuno "gli anni volano, sono i pomeriggi che non passano mai"! ed è già passato più di[...]

SPORTWEEK DREAMS: NATALIA’S PICTURES

9 Giugno 2011

[it]la seconda modella che abbiamo scattato ai caraibi è stata la brasiliana natalia borges. la location in cui abbiamo ambientato[...]