compitino 06


10 Ottobre 2006

un autore, una fotografia.
io amo la fotografia americana dei primi decenni del secolo scorso.
piccolo preambolo storico: la fotografia nasce in francia nel 1826 e subito subisce il confronto con la pittura.
i primi fotografi stentano a ritagliarsi una propria autonomia creativa, cercando di realizzare delle immagini che ricalchino l’estetica della pittura.
e questo prosegue per parecchi anni. mentre la pittura europea scopre e percorre nuovi limiti, la fotografia ripete formule accademiche, producendo un’estetica fatta di allegorie, di immagini ritoccate, di finzione, di effetti sfuocati e flou.
finalmente però la fotografia passa l’oceano e trova in america il terreno per diventare un’arte autonoma.
finalmente il realismo, la verità.
nasce un gruppo chiamato f64, dal valore tutto chiuso del diaframma, che fa in maniera tale che tutto sia perfettamente a fuoco, tutto nitido.
quindi basta pittorialismo, basta fotografie finte e false, nasce la fotografia moderna, realista e concreta.
ansel adams, alfred stieglitz, tutti i fotografi della farm security administration, sono alcuni tra i grandi fotografi americani di quel periodo.
ma il migliore secondo me è edward weston.
nasce nell’illinois nel 1886 e comincia a fotografare a 16 anni con la macchina fotografica regalatagli dal padre.
avventurosa la sua vita, viaggia verso il messico senza una lira, con l’altrettanto grandissima compagna tina modotti.
nei suoi diari racconta che solo riuscendo a vendere alcune stampe potevano comprarsi prima i prodotti chimici per fotografare, poi, eventualmente, da mangiare. non come i fotografi di moda fighetti del 2007…
i bianchi e neri di weston danno alla natura un realismo ma contemporaneamente un magia che difficilmente potranno mai essere superati. l’erotismo di uno dei suoi peperoni è ben più forte che il più contemporaneo dei sexy calendari.
ho la fortuna di possedere un suo scatto originale, fatto nel 1946, pochi anni prima di morire: è meraviglioso.
tutta questa mia ammirazione non poteva che sfociare in qualcosa che temo rovini tutta questa poesia: lo ammetto, ho copiato il Maestro.
l’ho prostituito per una stupida e volgare, seppur bella, ma tale rispetto al paradigma, campagna pubblicitaria di scarpe.
qui http://www.benedusi.it/portfolio/?Form_Album=3&Form_Group=3&Form_Photo=495 la mia fotografia, copia della fotografia qui sopra di edward weston, fotografo americano nato nel 1886 e morto a carmel, california, nel 1958.
edward, scusami.

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