flying to…

4 Novembre 2008

sono a parigi, in attesa dell’aereo che mi portera’ a rio de janeiro per un lavoro.
e’ proprio vero, partire e’ un po’ morire: sembra di lasciare indietro tutto, mentre non si sa mai quello che si trovera’.

mi sto sul cazzo un poco da solo, a stare qui a scrivere che parto per scattare in brasile. mi sembra di tirarmela, di dire “ehi! guarda che figo che sono! vado a lavorare in brasile!”
in effetti devo ammettere che e’ proprio cosi’, me la sto tirando, non ci sono dubbi.
il fatto e’ che questi viaggi, come ho detto gia’ altre volte, sono l’occasione per fermarsi, per leggere, per scrivere, per tirare, solo per poche ore!, un sospiro di sollievo dal marasma quotidiano. e rappresentano sempre, i viaggi, dei punti fermi, dei riferimenti che mettono dei reminder sullo scorrere del tempo: quell’anno che sono andato a londra, quell’altro anno che sono andato in cina…e via cosi’…
mi e’ quindi veramente inevitabile essere qui e scrivere.

come vi va?
a me tutto abbastanza bene, grazie.

sta per essere varato il nuovo sito (vero alessio/giovanni?!?!) che avra’ alcune novita’, che riguarderanno anche chi ogni tanto viene qui a leggere le mie belinate.
altre novita’ arriveranno da altri fronti, sempre nel tentativo di condividere il piu’ possibile il mio lavoro con chi e’ curioso di seguirmi.

adesso vado, stanno per chiamare il mio volo
AF 444 POSTO 04A
(cosi’ se cade sapete in quale aereo ero…)

oggi mi sento romantico e affettuoso, e quindi voglio dire che vi voglio bene, a tutti, a tutti quelli che vengono qui a leggere, a tutti quelli che vengono qui a scrivere, insomma…a tutti.
meno pero’ a quelli (e in questo aeroporto che ne sono veramente tanti) che girano con l’auricolare bluetooth attaccato all’orecchio. quelli, oggi solo quelli, mi stanno veramente sul cazzo.
“buon viaggio!”
grazie
“prego!”