l’amico e fotografo toni thorimbert risponde ad alcune cruciali domande sulla fotografia, la cultura dell’immagine e su come sopravvivere ad un incendio…


11 Marzo 2009

con toni davanti “al pescatore” di via vannucci.
photographed by giuliano

mi succede spesso di ricevere mail, telefonate, messaggi di giovani fotografi che chiedono consigli sul cosa e come fare per diventare fotografi.
non è mai semplice rispondere perché si rischia di dire cose generiche, piene di saggezza e di buon senso, e quindi in fondo inutili.
per cercare di essere più utile penso che il segreto sia quello di provare a creare una forte empatia con chi incomincia questa professione.
mettermi cioè nei suoi panni. non facile, tanto che per cambiare, siccome questo blog parla sempre di me e di come vedo io le cose, provo a girare la faccenda ad un amico fotografo, bravo intelligente e famoso come toni thorimbert.
http://www.tonithorimbert.blogspot.com/

per lui ho inventato una piccola storia per costringerlo ad azzerarsi, ricominciare daccapo come fosse un pischello e raccontare cosa farebbe…

caro toni, sfortunatamente quel disgraziato del tuo assistente ha appena dato “inavvertitamente” fuoco al tuo studio.
sei rovinato. hai perso tutto quello che avevi… libri, macchine fotografiche, la collezione completa di vogue italia, le polaroid dedicate dalle più belle modelle del mondo etc etc…
dopo un periodo di depressione, (e di carcere, perché ovviamente hai tentato di ucciderlo), torni in libertà deciso a ricostruire te stesso e la tua storia: naturalmente non hai molti soldi (l’avvocato ti è costato una fortuna) e quindi sei costretto a fare le cose un po’ per volta, quindi, liberati i locali dalla cenere e data una bella imbiancata compri una libreria dell’ikea: quali sono i primi tre libri fotografici che ricompreresti, e perché?

fai il fotografo, quindi un po’ di attrezzatura devi averla. tre macchine fotografiche a cui non puoi rinunciare?

tre attrezzature digitali?

per tenerti aggiornato, vai in edicola…quali sono le prime tre riviste che compri?

da trony, compri un IPOD e un televisore con lettore DVD.
compri 3 Cd per allietare in sottofondo i tuoi prossimi servizi di moda, (sempre che, dopo anni di carcere qualcuno te li faccia ancora fare) e tre film irrinunciabili per un fotografo.

con grande fatica riesci a recupare i files delle tue foto da un lacie di backup che il fuoco ha risparmiato. miracolosamente si sono salvate solo pochissime tue immagini.
preghi che siano queste tre…

il tuo book è ovviamente bruciacchiato, tre immagini le hai salvate con il Lacie ma sono un po’ poche. dovendo ricominciare, quale sarebbe il primo servizio che vorresti fare?

a chi lo proporresti?

ricominciare ha un grande vantaggio: puoi evitare qualche errore del passato. professionalmente, a parte assumere l’assistente che ti ha bruciato lo studio, quali errori non rifaresti?

in questa sfiga, un tuo lontano parente ci rimane secco, poverino.
è uno zio d’america centenario eccentrico e ricchissimo. il suo lascito è illimitato ma ad alcune condizioni: puoi spendere i soldi solo comprando arte contemporanea: quali sono le prime tre opere o artisti che compri e perché, e quali sono le prime tre opere fotografiche in cui investi?

il tuo vecchio studio era in bovisa, con i soldi dello zio, puoi comprartene uno nuovo dove vuoi. dove lo compri?

questo studio, grazie al cielo, ha un capiente garage.
cosa ci metti dentro?

dai clienti non puoi mica andare con i vestiti a righe da carcerato, e tanto meno sul set: qual’è la tua “divisa da fotografo”?

le risposte di toni le avrete qui sul mio blog tra qualche giorno…

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