malesia #04


28 Giugno 2007

nonostante sia già arrivato a destinazione volevo spendere ancora due paroline sul viaggio e sul viaggiare.
nella fattispecie questo ultimo viaggio (a parte la lunghezza snervante, come da post precedente…) è andato bene.
ho fatto quello che in fondo mi piace più al mondo fare: leggere, sentire musica, guardare film, mangiare e dormire.
in queste ultime 24 ore ho fatto praticamente solo cose da questo elenco:
-mi sono letto il libro di gian antonio stella e sergio rizzo ” la casta”. io sono fan scatenato del grandissimo gian antonio stella, e l’idea che questo mio sconclusionato diario vada nelle stesse pagine dove è stato anche il grande GAS, mi genera quasi più imbarazzo che orgoglio…
-ho visto il film “l’aria salata” con giorgio pasotti e la colonna sonora di antony. gran bel film. ho conosciuto e fotografato giorgio pasotti, bravo e simpatico, e l’altra sera, proprio prima di partire, sono andato a vedere il concerto dell’immenso antony. strane coincidenze…fili rossi che legano eventi diversi…rumori confusi che improvvisamente trovano una loro armonia…
-ho ascoltato, sempre, il mio Ipod: de andrè, genesis, the cure, the cinematic orchestra, vinicio capossela, joy division, air…e via così in un delirio trasversale ed irrazionale…anche qui fili rossi che si intecciano….
-ho mangiato. malino
-ho dormito. poco
un’ultima cosa, sul viaggiare, e poi abbandoniamo l’argomento: le regole sulla sicurezza, che di questi tempi impazzano negli aeroporti.
cosa buona e giusta. forse. probabilmente. però secondo il mio modestissimo parere con delle irrazionali incongruenze. per dirla in maniera elegante.
due esempi su tutti:
-quando entri ti perquisiscono al millimetro, figuratevi poi a me con tutte le macchine fotografiche, computer e tutto il resto.
controllano per benino tutto, guardano di qui e di lì, per trovare, a volte cose pericolosissime: forbicine delle unghie, coltellini svizzeri, lamette. ti guardano come un pericolosissimo killer e ti sequestrano le temibilissime armi.
benissimo, trovo facciano veramente bene.
peccato che poi quando entri in aereo e ti appresti a mangiare ti portino tutta una serie di lunghissimi coltelli di alluminio.
quello che 10 metri prima era vietatissimo 10 metri dopo, dentro l’aereo, te lo danno loro.
misteri!
-l’acqua. adesso è un periodo che sono ossessionati dalle bottigliette d’acqua. le cercano con una determinazione forse anche superiore di quella riservata alle lamette per le unghie. anche qui, ti trovano l’acqua, te la sequestrano e la buttano via.
sono arci sicuro che ci sia una razionalità in tutto questo. che si siano delle ragioni. che però io non capisco.
i casi penso possano solo essere due, o che la bottiglia d’acqua possa nascondere una bomba, oppure che l’acqua serva a costruire la bomba.
primo caso: ha un senso che tra tutti i posti possibili ed immaginabili uno nasconda una bomba dentro una bottiglia d’acqua trasparente?!?
secondo caso: ok, l’acqua serve per fare la bomba. loro ti sequestrano l’acqua. tu entri nell’ aeroporto e trovi bar, ristoranti, duty free dove poter comprare litri e litri d’acqua!
e allora?
diciamo che, preso dalle letture di gian antonio stella e illuso dalla nobilità del palcoscenico che in questi giorni ho, mi sono fatto prendere un po’ la mano.
tranquilli tigrotti, da domani torna a scrivere il fotografo di moda…

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