MAX CASTING ED AUTORITRATTI

13 Gennaio 2011

alla parola “autoritratti” temo che si vada immediatamente alla famigerata vicenda della mostra di MC per lo spazio FORMA. lasciamola per un momento stare.

è uscito però, sul sito di MAX, un “mio” servizio che prosegue quel discorso, e soprattutto, cosa alla quale tengo maggiormente, rende quella vituperata vicenda non un caso isolato tanto per creare scandalo, ma una tappa di un mio preciso percorso.

ho già raccontato, forse fin troppe volte, che per i miei servizi fatti per  MAX CASTING mi piace che ci sia maggiore partecipazione della modella possibile, per fare in maniera che lei abbia il pieno “possesso” e la piena consapevolezza di ciò che sta facendo.

convinto che la maniera di porsi davanti ad una macchina fotografica si possa se non insegnare almeno trasmettere ho pensato che potesse essere interessante fare un ulteriore passo in avanti nel coinvolgimento della modella: far fare tutto a lei, non esserci! partecipare, per quello che mi riguarda, in maniera molto profonda ed intensa nella “formula”, nella “ricetta”, ma lasciare la modella assolutamente libera ed indipendente.

magari a questo punto uno si chiede quale sia la “formula” e la “ricetta”… temo però che sia impossibile da spiegare qui, su due piedi: fossi capace non avrei problemi a farlo. temo si debba o scattare con me oppure partecipare ad un mio workshop… 😉

ho chiesto quindi ad una modella, magena, di fotografarsi, addirittura senza la mia presenza, solo usando la mia formula.

comunque, vuoi la mia formulina magica, vuoi la bravura della modella, fatto sta che le immagini prodotte io le trovo fantastiche: intime, sensuali, vere.

e fatte con macchine pazzesche?!?! raw, canon, nikon, pellicola/digitale?!?!? web-cam del mac, come da video! e senza alcun ritocco!

ecco quindi le fotografie della bravissima non/fotografa erica magena:

e quindi?

e quindi quello che cerco ostinatamente di far capire è che, in questi tempi di digitali e photoshop, non è importante fare semplicemente una bella fotografia (troppo semplice), è molto più importante avere la voglia, il piacere, la necessità, l’ossessione…di raccontare in maniera sincera ed intima noi stessi e ciò che fotografiamo. tutto qui.

dato che tutto ciò, almeno nella mia testa e nelle mie progettualità, è strettamente collegato alla vicenda MC allo spazio FORMA, vorrei qui cercare di scrivere la parola FINE su quella mostra, grazie ad un editoriale del grande maurizio rebuzzini:

I correlati

BY ANDREA PAZIENZA, THE GREAT

6 Aprile 2010

[it]«Ma sono stanco stanco di queste menate stanco di questo modo che avete di dare carta bianca, stanco di queste[...]

GFDH%^*J48BN}KGD687&F@JJDFHJJ

7 Maggio 2010

[it]arrivare e ripartire e decidere e scegliere e ritoccare ed esserci e non esserci e pagare ed essere pagato e[...]