passaggio a nord ovest


9 Novembre 2006

ho appena finito di leggere un libro che avevo iniziato nel recente viaggio in south africa.
si chiama passaggio a nord-ovest, l’ha scritto willy de roos, un olandese che ad un certo punto della sua vita ha mollato tutto ed è partito per un giro del mondo in barca a vela.
è il mio sogno un giorno farlo, ma mai lo farò.
da questo libro:
“così la navigazione continua. la luna, per fortuna, ci innonda del suo chiarore argenteo, nei riflessi brillanti che corrono sull’onda, il ghiaccio sembra nero. ieri in fiamme, questa notte morto!
ah, se fosse vero! se almeno per qualche giorno potessimo aver pace, dimenticare la paura, liberarci dell’angoscia! assaporare la carezza di una donna, il bacio di un bambino, l’abbraccio di una madre. riscoprire la tranquillità del bosco di pommeroeul e l’amicizia del mio buon labrador…
laggiù c’è tutto quello che amo!
eppure l’ho lasciato di mia volontà. il fatto è che tutto è ralativo: la carezza, il bacio, l’abbraccio. che significato avrebbero se colui che ne è oggetto non avesse una sua propria identità?
le gioie affondano nel profondo e l’abbraccio di mia madre non sarebbe lo stesso se di tanto in tanto non le dessi a mia volta una ragione per sentirsi fiera di me.
e per questo è necessario attraversare l’atlantico?
evidentemente no.
esistono mille e un modo per realizzarsi, entro mille e un campo, e non è neanche necessario arrivare in cima.
basta puntare ad un proprio ideale.
basta ESSERE!.”

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