COMPITO DELLE VACANZE
16 Agosto 2015
Molto, molto spesso mi si chiedono pareri su come diventare un buon fotografo, supponendo che io lo sappia.[...]
Recentemente ho raccontato della realizzazione della campagna pubblicitaria per Scalo Milano.
Quando scattammo quelle fotografie, che ricordo sono state fatte lì dove costruivano questo nuovissimo centro commerciale, ho scoperto una cosa che, io fighetto milanese circondato da gente che fa marketing/branding/influencing, non immaginavo più esistesse: L’OPERAIO. Cioè colui il quale si sveglia al mattino (spesso prestissimo), va a lavorare, si fa un culo così e poi torna a casa (spesso tardissimo). Ho scoperto che gli operai esistono ancora!
Ho proposto allora alla proprietà di Scalo di realizzare un progetto: fotografare tutti coloro che in questi anni hanno lì lavorato. Tutti, da quello più importante a quello meno importante, magari sotto l’aspetto gerarchico, ma tutti uguali e tutti ugualmente importanti davanti alla fatica.
Ho comprato allora una tenda, simile a quella che usavano i fotografi del Far West, per fotografare gli Indiani, e mi sono piazzato nel parcheggio del cantiere: lì l’abbiamo montata, con l’apertura rivolta a nord, e con dentro un bel fondale di carta. Per tre giorni siamo stati lì, a fotografare tutti.
E’ stato bellissimo, come ogni volta che fotografo persone: odio la gente ma amo le persone.
Ecco due dei ritratti, uno relativo al backstage sopra e l’altro a caso, giusto per far vedere che la formula che ho usato è stata sempre la stessa identica per tutti: un taglio che facesse vedere l’abbigliamento (per identificare la mansione) e la richiesta non tanto di sorridere ma di pensare con orgoglio e soddisfazione al bel lavoro svolto.
Alla fine abbiamo realizzato più di 200 ritratti.
A quel punto rimaneva il problema di come e dove esporre tutto questo lavoro: l’area di massima si sapeva quale sarebbe stata (la piazza dedicata al lusso di Scalo) ma non era chiaro come avremmo messo le stampe. Provvidenziale l’intervento dello stampatore di Brescia, che ha realizzato una stampa veramente incredibile. Non so se sia un record mondiale di mostra fotografica, ma italiano penso proprio di sì! Hanno stampato tutte le immagini in un pezzo unico alto 4 metri e lungo ben 68 metri!
Questo il file originale, dove l’amministratore delegato bresciano è affianco al muratore egiziano, dove l’ingegnere milanese è affianco al carpentiere bergamasco, tutti uguali di fronte alla dignità del lavoro.
Quando abbiamo scattato molte delle persone fotografate probabilmente pensavano che stavano facendo la nuova foto per il badge: è stato incredibilmente emozionante vedere le stesse persone, venute all’inaugurazione del centro con la mogli e i figli, con le lacrime agli occhi.
E non è finita.
Scalo Milano continua…