ARTIGIANI

28 Luglio 2014

non per fare il vecchio cinico ma adesso dico una cosa che potrebbe sembrare triste, ma che io non  reputo tale: sono molto, ma molto poche le cose che mi interessano e mi emozionano adesso, alla mia età. a parte gli affetti consolidati, ovviamente. ma intendo le cose nuove.

o forse, per dirla meglio, non ho interesse per le cose che mi sembrano interessino alla maggior parte della gente.

ad esempio ho ben poco interesse per il denaro: non ho desiderio di super macchine e di super cose costose, le cose che mi piacciono (film, libri…) costano poco.

ho ben poco interesse per il potere: non me ne è mai importato nulla e meno che mai me ne importa ora. (e poi potere e fotografia sono un’enorme ossimoro)

non mi interessa nulla fare viaggi in posti esotici o fighi: sono stato dappertutto e tutto ho visto.

in questo cinismo totale c’è però una cosa che sicuramente mi interessa e mi emoziona: sono le cose fatte bene, con cura, sapienza e cultura. in un mondo che premia il nulla assoluto (confortato e sostenuto dall’ignoranza dilagante) il vedere delle cose realizzate con maestria, cultura e sapienza mi emoziona profondamente e intensamente.

in questa incertezza assoluta, dove non si capisce più nulla, dove tutto è mischiato, dove il planning del marketing della scienza della comunicazione di ‘sto belino vengono realizzati da capre ignoranti che nulla sanno…ecco in tutto questo marasma a me una persona che realizza del Pane impastato con lievito madre, fatto riposare tot ore, cotto a legna…e chi più ne ha più ne metta, ecco a me questa cosa veramente allarga il cuore!

quando quindi il Corriere della Sera mi ha chiesto come “riempire” lo spazio dedicato alla fotografia in una pagina molto bella dedicata ai racconti ho pensato potesse essere bello “premiare” e dare visibilità a quegli artigiani che hanno deciso di iniziare, per passione e non semplicemente per tradizione familiare, una mestiere antico dandogli modernità e contemporaneità.

è un’avventura meravigliosa che sto ancora realizzando.

nel mentre però sono già usciti due ritratti: prima Jacopo, che in tempi di foto con il telefonino ha deciso di aprire un laboratorio di sviluppo e stampa bianco e nero, e poi Paolo e Gian, che, dopo la laurea al politecnico, hanno deciso di avventurarsi nella costruzione artigianalissima e su misura di telai per biciclette.

la cosa interessante è che le persone che sto fotografando sono tutte assolutamente intercambiabili: chi realizza pagnotte potrebbe fare biciclette, chi lavora il legno potrebbe lavorare il ferro. perché sono uniti da una profonda progettualità e passione, che li rende tutti simili per quanto tutti diversi.

bellissimo!

ogni giorno week end esclusi sul Corriere della Sera (cartaceo!) di questo agosto.

ecco i due usciti finora.

Jacopo:

foto 1[1]

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JACOPO_ANTI

 

Paolo e Gian, con anche foto backstage:

 

foto 2[2]

 

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PS: se conoscete artigiani su milano che pensate possano essere giusti per il progetto segnalatemeli!

con una mail a: casting@benedusi.it