LETTURA PORTFOLIO


26 Febbraio 2014

Se stai leggendo questo post probabilmente lo fai perché ti ho mandato questo link in risposta a una tua richiesta di mia lettura del tuo portfolio.

Ho pensato di scrivere queste righe così c’è la risposta pronta una volta per tutte! 😉

-è molto probabile che tu mi abba mandato una o più di una fotografia chiedendomi di giudicarla. io ti ho fatto allora una semplice domandina: “perché hai fatto quella fotografia”? a quel punto è MOLTO probabile che tu abbia risposto: “perché mi piace”. magari hai usato più parole, ci hai girato intorno, ma, stringi stringi, il succo è quello. e sai cosa? se quella è la tua risposta alla mia domanda esiste solo una possibilità, senza neanche andare a vedere le fotografie: le tue fotografie fanno cagare.

-e comunque no, non ho tempo e voglia di guardare e soprattutto giudicare il tuo portfolio. È una cosa che, se fatta bene, richiede tempo ed energie. Mi spieghi per quale motivo dovrei fare (gratis!) una cosa che richiede tempo ed energia? Mettiamo il caso che tu faccia il meccanico, se io ti porto la moto per controllarla tutta, tu me lo fai? E me lo fai gratis? Io faccio già tantissime cose senza un compenso, non ultimo scrivo questo blog da più di dieci anni: ma la lettura portfolio per sconosciuti anche no!

-eccezione della prima regola, il baratto: tu mandare a me mozzarella freschissima buonissima=io fare lettura portfolio 😉 (scherzo, ma neanche tanto)

-se proprio vuoi però ecco la mia lettura del tuo portfolio: le tue fotografie fanno cagare. E già. Sarò stronzo e presuntuoso, però dato che il 90% delle fotografie del web (per quelle stampate la percentuale è già diversa) fanno inevitabilmente cagare, diciamo che la statistica non gioca a tuo favore, no?

-non fare la vittima: se nessuno caga te e le tue foto è giusto così. Ho imparato una cosa: il mondo è stronzo ma anche meritocratico, non ci sono cazzi. Tutti quelli che pubblicano o lavorano in una certa maniera meritano di lavorare e pubblicare in quella certa maniera. Se non fai un cazzo, mi dispiace, ma meriti di non fare un cazzo.

-se c’erano poche probabilità che io dessi un’opinione alle tue fotografie, queste probabilità sono definitivamente scomparse dopo aver letto le sconclusionate parole che le accompagnano. Ok, anche qui sono stronzo e presuntuoso a giudicare qualcosa che non è qui davanti ai miei occhi, ma anche in questo caso la statistica gioca a tuo sfavore: il 90% di coloro che mi scrivono lo fanno veramente in maniera spaventosa. Invece di accompagnare le vostre fotografie con “SALVE ,ECCO UN PÒ DI FOTO CHEO FATO .MI DICE CHE NE PENSI” forse sarebbe meglio “Buongiorno Settimio, le allego alcune fotografie. Sarebbe importante per la mia crescita avere un suo giudizio. La ringrazio. Buona giornata”. Vi devo dare questa notizia: se non sapete scrivere i casi sono due, o siete un grande artista o le vostre fotografie fanno cagare. E poi, cazzo!, ve lo volete mettere in testa che po’ si scrive con apostrofo, non con l’accento e no senza niente!

-non ve la tirate con me con cose inutili tipo: mostra nel bar del paese, libro autoprodotto e venduto on line, redazionale gratis per rivista on line, test gratis a modelle…tutte cagate che non solo non dovreste fare ma che se mai avete fatto dovreste negare anche sotto tortura di avere fatto! e invece pure ve ne vantate!

-NON mandate MAI foto con il vostro nome stampato bello grosso sopra. o anche piccolo. no, è una cosa che non dovete fare. anche perché se c’è il vostro nome sopra sarà poi dura dover convincere qualcuno che quelle fotografie NON le avete fatte voi.

ecco questo è quanto.

concludo con un mio backstage, dove forse si vede che fare fotografia non è andare in giro a fare click click, a volte è una cosina un po’ più complicata… 😉

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