malpensa


14 Marzo 2005

certo uno è anche tutto bello contento di tornare in italia, però appena arrivato alla malpensa gli girano già i coglioni…
allora: in tutti aeroporti del mondo ci sono i carrelli e ovviamente ci sono anche alla malpensa. peccato che alla malpensa si debba pagare una cauzione di un euro per ritirarli. ma non hanno pensato gli intelligentoni che si sono inventati ‘sta cazzata che chi arriva in un aeroporto internazionale non possiede euro?
ci sono orde di giapponesi, file di americani, che guardano allibiti la mostruosa macchinetta che distribuisce i carrelli incerti sul cosa fare e come.
ma l’elettronica è arrivata anche in italia! il malefico distributore di carrelli è provvisto di pagamento con carta di credito. bene. infilo la carta di credito (per un euro!), aspetto qualche secondo, e dopo averci ben pensato il display dice “connessione non attiva”.
e niente carrello.
ma non è finita qui: nel caso uno abbia l’euro e riesca a prendere l’agognato carrello, quando si dirige verso i taxi trova orde di loschi individui che, dopo aver fallito nello spaccio di droghe leggere, si sono buttati in quello dei carrelli aeroportuali. e sì, perchè il famoso euro viene reso alla restituzione del carrello, e quando uno prende il taxi non ha certo voglia di mollare tutto lì per andare a riprendersi un misero euro del cazzo, e quindi molla lì dove capita il carrello. carrello sul quale si buttano inferociti i signorini di cui sopra.
potete immaginare la faccia dei giapponesi e degli americani appena arrivati a scoprire le bellezze italiche?
welcome back to italy!