non credo


23 Settembre 2006

non credo in Dio.
non credo in Dio, per il semplice motivo che non penso che lui abbia creato noi ma penso molto più probabile che noi, incapaci di darci delle spiegazioni, abbiamo creato Lui.
come vedete dalle maiuscole, non ci credo, ma lo rispetto.
disse qualcuno che chi non crede in Dio va poi a finire pericolosamente che crede a tutto.
non nel mio caso.
il problema è che non credo in nulla.
non credo proprio a niente.
non credo che chi fa del male sia cattivo, come non credo che sia buono chi non lo fa. non credo quindi nella bontà e neanche nella cattiveria.
non credo nel successo. tutti gli uomini di successo che ho conosciuto si sono spesso rivelati dei coglioni. moltissimi uomini di grande fallimento mi sono sempre sembrati meritevoli di grandi successi.
non credo quindi nei meriti e neanche nelle pene.
non credo nell’amicizia, non credo nell’amore, non credo nel bene, non credo nel male. quanto egoismo nell’amore e nell’amicizia.
non credo neanche nell’arte, quanti inutili coglioni, anche lì. solo pieni di sè.
e non credo neanche in chi non crede, misera nullità destinata alla miseria.
non credo a nulla.
non credo che la luna posa girare intorno alla terra solo per una strana forza che chiamano gravitazionale. quella cosa lì così grossa e pesante e così lontana sta attaccata a noi come?
non credo che gli americani siano andati sulla luna, ma non credo neanche a quei coglioni che cercano disperatamente di dimostrare il contario.
non credo a quello che ci raccontano i giornali, non credo a quello che ci raccontano i politici, non credo a quello che ci racconta la televisione.
non credo a qualsiasi cosa chiunque ci racconti.
non credo neanche a quello che racconto io.
non credo al candore dei poveri, non credo che i ricchi siano ricchi perche solo onestamente hanno guadagnato i loro soldi.
non credo alla felicità, illusione effimera di chi si accontenta di poco, non credo nella tristezza, rifugio di piccoli piaceri egoistici.
non credo nelle storie raccontate dagli scrittori, che le vivano! facile solo raccontarle!
non credo nelle storie dei film, solo macchie di luce su un muro bianco, nulla di vero.
non credo neanche nel verbo stesso “credere”. di per sè possiede già qualcosa di poco certo: se ti debbo dei soldi e tu mi chiedi se mai te li renderò e io ti rispondessi “credo di sì” tu sicuramente mi risponderesti “credo di sì?!?!, come credo di sì?”. voglio dire, non c’è nessuna certezza, nessuna sicurezza, nel verbo credere.
non credo neanche a me stesso quando scrivo tutto questo.
non credo neanche a me.
non credo non credo e non credo.

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