radio benedusi


3 Maggio 2007

temo di avere abituato me stesso e chi mi legge a viaggi più interessanti e glamour di quello che ho fatto in questi due ultimi giorni: in macchina sulla milano-venezia.
quando faccio questi viaggi cerco di ascoltare la radio.
dico cerco perchè io ci provo, ci provo con tutte le mie forze di ascoltare la radio, ma devo dire che è dura…il 99% per cento delle radio fanno totalmente e assolutamente cagare: speaker che con la parlantina fatta sorridendo presentano le hit del momento dicendo cose assolutamente inutili e sempre e solo commentando notizie lette sul quotidiano del giorno. quello che più mi fa imbestialire è quando danno fiato alla bocca, dicendo appunto cose assolutamente inutili, parlando all’inizio di una canzone ma solo fino a quando il cantante inizia a cantare. secondo me si vantano anche di saperlo fare proprio per benino.
vadano a cagare loro e le loro hit prime in classifica.
debbo dire che l’unica delle radio fatte di nulla che è piacevole ascoltare è radio deejay. per un po’ si può anche ascoltare. solo per un poco, però.
altre, e purtroppo poche, però sono le radio che ha senso ascoltare.
-radio popolare, peccato che a lambrate già non si prenda più.
-radio 24, parlano parlano e parlano, e ogni tanto qualcosa di intelligene pure lo dicono.
-rai tre, l’unica veramente meravigliosa da ascoltare. c’è quello che lavora al pomeriggio, non mi ricordo come si chiama, nella trasmissione fahrenheit che è un genio. qualsiasi cosa di qualsiasi epoca di qualsiasi disciplina si parli lui la conosce. un mostro di intelligenza. peccato che ascoltare radio tre in macchina sia peggio, molto peggio, che ascoltare radio londra durante la guerra. nella maggior parte dei casi è un flabile suono che va e che viene.
insomma un gran casino.
c’è però una radio che si ascolta sempre. dappertutto. in galleria. nelle campagne sperdute…una sola radio: radio maria.
che vi devo dire, esaurite tutte le possibilità finisco sempre ad ascoltare radio maria. dove c’è un signore che, probabilmente incosciente che il medioevo sia passato, parla di diavoli, di inferno e chi più ne ha più ne metta…
devo però dire sinceramente che la ascolto volentieri, non so neanche io perchè ma così è…
però dopo svariate ore, per un motivo o per l’altro, la gestione delle radio mi comincia davvero a rompere i coglioni, la spengo e mi sparo un po’ di musica che dico io.
la colonna sonora, lo ammetto un po’ schizzofrenica, di questa trasferta è quindi stata:
i grandissimi talking heads, gli incazzatissimi skunk anansie, i moderni depeche mode e il sempre immenso fabrizio de andrè.
benedusi radio on the air…

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