BRAZIL


10 Dicembre 2010

non nel senso dell’omonimo bellissimo film, ma proprio nel suo senso più geografico. insomma, senza farla tanto lunga, sono ancora, per pochi giorni, a lavorare in brasile.

sono stato prima in montagna. esatto, montagna. come essere a cortina d’estate. c’erano le mucche e i prati verdi. io ho perso un sacco di tempo rincorrendo mucche cercando di far loro girare la testa, cercando ovviamente di rifare la celebre copertina del celeberrimo album.

ero comunque in un posto molto bello. surreale pensando di essere in brasile, ma bello: qui

dopo la montagna il mare, in un posto ancora più surreale. un’isoletta minuscola (due minuti per fare il giro) che sembrava una via di mezzo tra MAD MAX e WATERWORLD. corrente elettrica solo dalle 18 alle 23, con generatori. dopo buio. ma buio buio che non si vedeva niente. l’isoletta in questione infatti si chiama ISOLA DEL BUIO.

questa una delle “stanze”:

in questa isola solitaria e sperduta nel nulla ho voluto che fosse con me anche un amico, TT, con il quale ho voluto farmi una foto, in un raro momento di sole:

se due fotografi vi sembrano pochi possiamo fare anche quattro:

o sei!

ho scritto “in un raro momento di sole” perchè una costante, sia della montagna che del mare è stata la pioggia. anzi i temporali. anzi i diluvi universali infiniti. per fortuna che a me la pioggia piace!

magari avete avuto l’impressione che la porta che compare nel video fosse una porta di un sommergibile? e certo, quella è, una porta di sommergibile! ve l’ho detto che l’isola era post-atomica…

comunque tutto bene, ho trovato anche il parmigiano:

nonostante l’affettuosa amicizia dell’instancabile danilo russo, comincio ad essere stanchino a girare come una trottola, non vedo l’ora di tornare in italia…

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