TANYA GERVASI PER SPORTWEEK DREAMS 2014
25 Giugno 2014
sul recente Sportweek Dreams avevamo, oltre alle due guest star, anche tre modelle.
oggi presento il lavoro fatto con Tanya Gervasi, di cui sono, onestamente, molto orgoglioso.
spiego perché: gli shooting per lo swimwear sono realizzati all’interno di paletti che sono molto ristretti, sia per il tipologia di donna, location e linguaggio. sembrano semplicemente belle fanciulle in costume da bagno su una spiaggia ma poi in verità hanno degli ingredienti basic e precisi da rispettare molto rigorosi. è un po’ (permettetemi l’azzardo, mi piace spesso fare metafore usando il cibo) come fare la pizza: gli ingredienti sono sempre quei quattro o cinque, sembra una sciocchezza, ma fare un’ottima pizza non è una cosa semplice…
forse possiamo dire che fare la pizza e fotografare donne in costume da bagno sono cose molto difficili essendo cose molto facili! 😉
quest’anno, al quarto anno dello Sportweek Dreams, ho pensato come fare per rimescolare un po’ le carte, e realizzare qualcosa di diverso.
la prima decisione è stata riguardo al casting, che ho fatto con precisa attenzione, proprio iniziando da Tanya. Lei è una top di un tipo di modelle molto particolare, cioè le così dette curvy, e cioè quelle modelle con misure che le rendono tanto diverse dalle modelle “normali” quanto uguali alla maggior parte delle donne “normali”. non è un segreto che la taglia di riferimento dei capi da servizio fotografico si è, con gli anni, spostata dalla 42 alla 38, rendendo quei capi assolutamente importabili per un fisico assolutamente normale. (mi rendo conto che sto usando la parola normale con approssimazione e leggerezza, perdonatemi).
comunque, per farla corta, ho pensato che mi sarebbe piaciuto avere sul set una modella come Tanya, più simile alle donne normali (e daje) che non ai manichini.
è normale (basta!) usare queste modelle per fotografare abbigliamento, un po’ meno per fotografare costumi da bagno su una spiaggia tropicale. con il senno di poi sono orgoglioso di aver avuto sul set Tanya!
non pago di tutto ciò ho pensato di completare il servizio non scattandolo sulla solita spiaggia ma all’interno di una stanza del resort dove eravamo ospitati (Vila Kalango, molto bello) e, ciliegina sulla torta, spingere ancora di più sulla differenzazione rispetto agli altri servizi girando tutto in bianco e nero.
l’ho detto e lo ribadisco: sono particolarmente orgoglioso di aver realizzato qualcosa che, nonostante sia tutto il contrario di ciò che deve essere fatto per questo tipo di progetto, penso si integri con gli altri servizi senza alcuna distonia. olè! 🙂
PS: guardando adesso il video backstage mi sono accorto che durante il servizio pioveva. è stata una sorpresa scoprirlo, perché mentre scattavo non me ne ero reso assolutamente conto!
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